ENERGIE RINNOVABILI

Eolico in Italia e obiettivi PNIEC, serve anche il repowering di 6 GW di vecchie turbine
Riciclo batterie auto elettriche: arriva il nuovo Regolamento sulle Batterie, approvato il 14 giugno 2023 dal Parlamento Europeo. Il consiglio Europeo lo formalizzerà a breve. Si applicherà a tutte le tipologie di batterie. Quelle per i veicoli elettrici, secondo dati della Commissione Europea, rappresenteranno l’87% dei quasi 4,4 milioni di tonnellate di batterie industriali previste per il 2035 (oggi sono 0,7 milioni).
Ambiziosi sono gli obiettivi di riciclo e reimpiego dei metalli nella produzione di batterie entro il 2027, 2031 e 2036, fondamentali anche per la strategia Eu di diversificazione e gestione del rischio negli approvvigionamenti di materie prime industriali ed energetiche.
Il “Report sul riciclo delle batterie dei veicoli elettrici @2050” di Motus-E di sintetizza quattro fasi principali nel processo di riciclo:
1. Preselezione e scarica: isolamento della batteria dal veicolo e messa in sicurezza tramite rimozione dell’energia residua.
2. Disassemblaggio: liberazione di moduli e celle della batteria dalla sovrastruttura e destinazione degli altri componenti a catene di recupero dedicate.
3. Pre-trattamento (meccanico, termico, chimico, o in combinazione): liberazione e pre-concentrazione dei metalli target nel mix di polveri anodiche e catodiche (black mass).
4. Trattamento: recupero dei composti chimici contenenti i metalli target tramite processi pirometallurgici, idrometallurgici, rigenerazione di anodo e catodo (direct recycling) senza passaggio da precursori chimici
«La fabbricazione di una singola batteria per auto, che può pesare anche 500 kg, richiede lo scavo, lo spostamento e il trattamento di oltre 225 t di materie prime da qualche parte del pianeta», scrive nel libro “Energia verde? Prepariamoci a scavare” (Edizioni Montaonda, 2021) l’ingegnere minerario Giovanni Brussato, analista, autore e collaboratore scientifico dell’Astrolabio, la newsletter di Amici della Terra Onlus.
Aumentare quindi significativamente i metalli riciclati da reimpiegare nella produzione di batterie aiuta l’ambiente.
Secondo Motus-E, la diffusione di celle prismatiche e il design della batteria per auto elettriche con soluzioni modulari e giunzioni standardizzate faciliteranno l’automazione dei processi di disassemblaggio. E lo sviluppo di catodi con meno cobalto e più nichel o materiali poveri come lo zolfo aumenterà i trattamenti idrometallurgici o di direct recycling.
Non avranno invece particolari impatti sui processi di riciclo la sostituzione della grafite dell’anodo con compositi grafite-silicio, silicio o litio metallo e la transizione dell’elettrolita da stato liquido a solido.