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Efficienza energetica aziendale, il caso di YKK Mediterraneo
Una svolta rialzista per prezzi e premi del nichel per l’acciaio inox potrebbe arrivare dalle Filippine.
Delle possibili novità nei trend economici globali del nichel si è parlato nel Kerb del 67° Faro Club Main Meeting sul mercato finanziario e fisico dei principali metalli industriali. Con un focus in particolare sulle ricadute che le trasformazioni in corso a monte delle filiere globali del nichel per l’acciaio inox possono avere a valle sulla siderurgia europea e italiana.
A livello macro-finanziario, gli analisti di Faro hanno osservato che il ciclo a 54 mesi del prezzo del nichel è in situazione di lateralità da diversi mesi. In teoria, dopo due anni di quotazioni molto depresse, si dovrebbe essere giunti alla fine del ciclo ribassista.
Di mercato fisico del nichel per la siderurgia ha parlato invece Fulvio Orselli, Direttore della Divisione Inox di Bicomet spa.
Il governo delle Filippine, secondo paese produttore mondiale di minerale di nichel, sta considerando un bando sulle esportazioni di minerale. L’obiettivo di Manila è infatti sviluppare una filiera industriale interna di raffinazione in grado di processare ed esportare nichel metallico a maggior valore aggiunto. Così come ha fatto anni addietro l’Indonesia, principale paese produttore, che ha attratto importanti investimenti cinesi per sviluppare l’industria di trasformazione primaria di questo metallo.
Lo stop delle esportazioni di minerale da parte di Manila avrebbe sicuramente un effetto rialzista sui prezzi del nichel per l’acciaio inox. Cioè di quello a basso grado di purezza di categoria due, come le leghe NPI (Nickel Pig Iron) e Ferronichel.
I tempi per l’avvio di impianti di raffinazione nelle Filippine non sarebbero infatti rapidi. Quindi, nel mercato verrebbero globalmente a mancare ingenti volumi di materiale, visto che il minerale filippino è utilizzato per la realizzazione di leghe in ferro e nichel. Innanzitutto in Indonesia per la produzione di NPI. Pertanto le decisioni di Manila possono influire sull’andamento dell’indice HPM (Mineral Ore Benchmark Price) del nichel indonesiano, che oggi non segue quello della borsa LME di Londra.
«L’eventuale bando all’esportazione di minerale da parte delle Filippine – ha spiegato Fulvio Orselli – avrebbe un forte impatto anche sull’Indonesia, la cui industria di raffinazione del nichel sta attualmente scontando la carenza di minerale di qualità. Il nichel di provenienza indonesiana fa un po’ da cap ai rialzi eventuali del nichel di categoria uno quotato alla borsa LME di Londra. Il nichel due non ha ancora un mercato dei futures, il prezzo è controllato da pochi operatori e lo Stato indonesiano impone royalty rilevanti».
Pertanto, una limitazione del minerale disponibile in Indonesia potrebbe portare a un aumento delle quotazioni del nichel per l’acciaio inox di categoria due, avvicinandole a quelle del nichel ad elevato grado di purezza di categoria uno utilizzato nel settore delle batterie. «Ci potrebbero essere conseguenze positive, perché più si riduce la differenza tra i prezzi del Nichel Pig Iron e di quello di borsa, più si può creare una correlazione favorevole alle coperture. Quindi – ha concluso Orselli – le variazioni in un mercato maturo come quello di Londra potrebbero portare una correlazione con i prezzi dell’acciaio inox, cioè collegare una catena più ampia a un mercato regolato e condiviso dei futures con venditori e compratori. È auspicabile che questo processo vada avanti».
La domanda reale di nichel nella siderurgia europea rimane però piuttosto debole. Secondo dati di Worldstainless Association, nei primi nove mesi del 2024 la produzione continentale di acciaio inox (escluso Russia e Bielorussia) ha comunque segnato un incremento tendenziale del 4,9% sul 2023, sfiorando i 4,7 milioni di tonnellate. Per i prossimi anni molte aspettative sono ora riposte nell’annunciato piano tedesco di investimenti in infrastrutture per 500 miliardi di euro.