ENERGIE RINNOVABILI

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Le materie prime sostenibili sono l’oggetto del Memorandum d’Intesa (MoU) siglato a Bruxelles il 18 luglio 2023 tra l’Unione Europea e il Cile. L’ambito è la strategia Global Gateway dell’Ue, basata su un budget di 300 miliardi di euro, per lo sviluppo internazionale di infrastrutture sostenibili in risposta alla Belt and Road Initiative cinese.
L’obiettivo del MoU EU-Cile è avviare un partenariato per la creazione di catene del valore sostenibili per le materie prime critiche. Come per esempio il rame e il litio, di cui il Cile è uno dei principali produttori mondiali. E la cui domanda è attesa in forte crescita nei prossimi anni per elettrificazione e transizione energetica.
L’accordo con il Cile si aggiunge ai partenariati strategici siglati negli ultimi anni dall’Ue con Canada, Ucraina, Kazakistan, Namibia e Argentina.
La proposta di regolamento European Critical Raw Materials Act della Commissione Europea è stata pubblicata il 16 marzo 2023. Le catene di approvvigionamento delle materie prime devono essere non solo sicure, diversificate e resilienti per ridurre il rischio di possibili carenze in casi di eventi internazionali shock. Ma anche sostenibili in termini ambientali e sociali. Promuovendo il riciclo, la circolarità e gli investimenti in ricerca, innovazione e competenze.
L’Europa basa oggi l’approvvigionamento di materie prime critiche, necessarie per la transizione energetica e digitale, in larghissima parte su importazioni da paesi extra Ue. Paesi spesso quasi monopolisti in termini di produzione mineraria e/o di capacità industriale di trattamento dei minerali. E operanti in contesti poco attenti ai criteri ESG. La creazione di catene del valore sostenibili serve ad attenuare per l’Ue i rischi di dipendenza strategica migliorando quindi la resilienza economica sulla strada degli obiettivi climatici.
Il partenariato Ue-Cile mira a promuovere l’integrazione di catene del valore sostenibili per le materie prime attraverso:
– sviluppo congiunto di progetti, modelli imprenditoriali, legami commerciali e d’investimento;
– cooperazione in ricerca e innovazione e realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali per ridurre l’impronta ambientale delle materie prime e promuovere i criteri ESG in linea con le norme internazionali;
– rafforzamento di istruzione e formazione professionale.