ENERGIE RINNOVABILI

Eolico in Italia e obiettivi PNIEC, serve anche il repowering di 6 GW di vecchie turbine
Il Gender Gap nelle imprese italiane, ovvero il divario retributivo e dirigenziale tra uomini e donne, è stato il tema oggetto della tavola rotonda Farosa durante il 62° FARO Club Main Meeeting di Brescia lo scorso 21 giugno. Focus sull’industria
Secondo il Report 2022 del World Economic Forum, l’Italia è al 63° posto al mondo per indice composito sul Gender Gap. Osserva Francesca Caputo, Head Hunter della società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato Profili ( l’intervento ): «Nel mio lavoro riscontro sempre più frequentemente la proposizione di candidature femminili per ruoli manageriali, in linea con il dato della crescita del 13,5% degli inserimenti di donne manager nelle aziende italiane».
Oggi nel settore privato in Italia solo il 18% delle posizioni apicali è ricoperto da uomini, rispetto al 36% su scala globale. I dati variano per settore e ruolo: «Si va dal 40%-45% di quadri e dirigenti donne nei servizi, sociale e istruzione, al 15% nelle attività storicamente a trazione maschile. Le donne manager sono più numerose in HR, Finanza, Amministrazione, Marketing. Meno in R&S, Direzione Tecnica, Operations».
«La letteratura sul tema – osserva Caputo – ci dice che le organizzazioni che hanno la capacità di equilibrare tratti di leadership tipicamente maschili con quelli tipicamente femminili hanno indicatori di vantaggio competitivo maggiori. Le donne sono generalmente più creative ed empatiche, hanno migliori capacità relazionali e di ascolto, competenze che oggi sono le chiavi di successo per i nuovi modelli di leadership. Pertanto la diffusione di queste soft skill è oggi fattore fondamentale delle aziende competitive sul mercato».
Francesca Caputo sintetizza:
– nuova consapevolezza nei decisori
– forte sponsorship per il cambiamento
– adeguata comunicazione interna
– interventi reali sulla cultura aziendale
– politiche di lavoro flessibili
– supporto e training manageriale con criteri di valutazione legati all’inclusione
– alimentare il dibattito sul tema
Marta Barbieri – Supply Chain Director – SitGroup
Chiara Cianca – Sourcing Leader – Sit Group
Libera Anna Insalata – HR Director Metering Division & Head of HR Group Functions Sit Group
Francesca Caputo – Head Hunter and Recruiter Consultant – Profili Srl
Soraya Pintor Requena – Director of Raw Materials Procurement – Cunext Group