ENERGIE RINNOVABILI

Eolico in Italia e obiettivi PNIEC, serve anche il repowering di 6 GW di vecchie turbine
Le notizie relative al mercato cinese inevitabilmente influenzano molto l’andamento del prezzo del rame. La Cina ne è infatti di gran lunga il principale paese consumatore, così come lo è per tante altre commodity industriali.
Ma i segnali riguardanti la maggiore economia manifatturiera del mondo sono spesso contrastanti anche per quanto riguarda il metallo rosso.
Ad agosto 2024 le importazioni in Cina di rame grezzo, anodi, prodotti raffinati, leghe e semilavorati in rame hanno toccato il livello più basso negli ultimi 16 mesi. Secondo dati doganali riportati da Reuters, il calo tendenziale anno su anno è stato del -12,3%. E quello congiunturale su luglio 2024 è stato del -5,3%. Pesa la debolezza del fabbisogno di metalli dell’industria manifatturiera cinese.
Il sentiment prevalente a settembre 2024 tra gli operatori finanziari dei mercati dei metalli industriali è quello di attesa per gli stimoli economici di Pechino mirati al rilancio di consumi interni e produzione industriale. Se portassero a una ripresa della domanda, questo potrebbe influenzare in senso rialzista l’andamento del prezzo del rame a livello globale. Un certo rimbalzo delle quotazioni sulla borsa LME si è registrato nella seconda settimana del mese, anche sulla scia di dati sulle scorte che sembrano indicare una riduzione delle riserve.
La domanda e l’import cinese di rame riprenderanno quindi con relative conseguenze sull’andamento del prezzo del rame? Secondo gli analisti intervenuti durante l’Intermarket Monday Call Faro di lunedì 9 settembre la ripartenza del mercato delle materie prime, compreso il rame, non è comunque prossima. Più possibile nel 2025.
Le analisi di mercato dell’International Copper Association prevedono che la transizione verde in Cina, Europa e Usa guiderà l’espansione della domanda globale di rame entro il 2040. In particolare la vergella per i cavi conterà per almeno il 60% del fabbisogno compressivo previsto nel periodo 2020-2040.
La più alta crescita della domanda è prevista in India e Sudest asiatico. La domanda cinese rallenterà un po’, ma la Cina rimarrà protagonista delle reti globali di approvvigionamento della materia prima. Nel mirino di Pechino, per esempio, ci sono anche le risorse minerarie di rame dell’Afghanistan. Un nuovo tassello nell’espansione dell’influenza economica e politica di Pechino.